“Iniziai a camminare nella natura usando materiali come l’erba e l’acqua, e ciò sviluppò in me l’idea di fare scultura camminando. Il camminare stesso ha una sua storia culturale, dai pellegrini ai poeti erranti giapponesi, ai romantici inglesi fino agli escursionisti contemporanei ” Richard Long
Secondo Richard Long è essenziale riconoscere la relazione tra uomo e ambiente naturale come fatto creativo, intimo e ancestrale. Un rapporto, senza alcuna mediazione artificiale.
La Land Art, questo movimento artistico ha inizio dalla seconda metà degli anni sessanta negli Stati Uniti. Questa corrente ha lo scopo di cercare contatto con il mondo naturale specialmente quello incontaminato. Questa forma d’arte deriva per certi aspetti dal Minimalismo, anche se la Land Art si distingue per una forte qualità emotiva. Infatti lo spettatore è spinto a dover avventurarsi e a immergersi nella natura spesso selvaggia e desolata per ammirare l’opera, è quindi richiesto uno sforzo da parte dello spettatore, che fa parte dell’esperienza artistica di queste opere. La Land Art si distingue dal minimalismo anche perché usa materiali naturali e si confronta con la geologia del territorio, permettendo alla cultura e natura, alla forma d’arte e alla forma naturale di interagire e essere risolte nel lavoro artistico stesso.
Nella foto vediamo una delle opere realizzate nell’itinerario della LUB dedicato alla Land Art: il Riccio geodetico. Questa opera, realizzata da Luca Zanta, è una delle 3 istallazioni del percorso realizzato da Liberi Sogni, nel cuore del Monte di Brianza.