Un itinerario dedicato all’acqua  raccontata attraverso due tipi di approcci: uno più scientifico, l’altro più poetico e artistico. Un cammino da percorrere in solitudine o in occasione di eventi performativi che facciano rivivere le infinite storie che pietre, acqua e panni conservano.

Le acque dei lavatoi riflettono temi universali (Incontri, Ritualità, Gestione idrica, Guerre, Ecosistemi e Culture) e parlano molti linguaggi:  fotografia, narrazione, teatro ma anche scienza, chimica, biologia.

L’acqua ha una sua memoria: conserva tracce, informazioni, ricordi, emozioni. Così i lavatoi sono stati per anni i luoghi in cui venivano risciacquati gli abiti da lavoro insieme con i girini e le rane, le chiacchiere di paese con le pietre e i batteri, le credenze rituali e simboliche con le danze delle salamandre e delle creature acquatiche.

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO

Percorrendo la mulattiera che collega Valgreghentino a Dozio, a due passi dal Santuario, ti imbatterai nel primo dei tanti gioielli del nostro Monte di Brianza: il lavatoio, punto di partenza e di arrivo di molti sentieri. Come tutti gli antichi lavatoi, anche questo un tempo ricopriva un ruolo centrale per tutta la frazione collinare. Scoprirai che, ancora oggi, presenta al suo interno un sarcofago di antica origine romana, utilizzato come vasca di laminazione e assi di lavoro per le lavandaie.

Proseguendo verso Biglio attraverserai la Valle Acquaranta, stretta e impervia, che come un imbuto raccoglie a sé tutti gli affluenti del Greghentino. Dall’alto potrai ascoltare il rumore dell’acqua che scorre e intravedere qualche torrente tra le rocce, i castagni e i faggi sotto la scarpata: ti accorgerai che la valle, per la sua particolare conformazione, è in grado di creare un microclima umido e confortevole per tante e interessanti specie animali e vegetali caratteristiche della zona.

Passando verso Campiano ti imbatterai in parecchie sorgenti, che potrai anche perlustrare da vicino: dove l’acqua è limpidissima e sgorga direttamente dalla terra, vivono e si moltiplicano specie animali delicate e rare, come il gambero di fiume e le salamandre.

Tra Campiano e Veglio il terreno si fa più arido e secco perché non ci sono torrenti e l’acqua è centellinata dalle piogge: osserverai come le specie animali e vegetali si sono adattate a questo diverso tipo di ambiente e lo stesso hanno imparato a fare le comunità umane nel tempo, ricorrendo a metodi ingegnosi per canalizzare e sfruttare al meglio le scarse risorse idriche presenti.

Ad Aizurro tornerai a sentire odore di fresco e il paesaggio assumerà un aspetto ancora nuovo: è per via del Tolsera, a cui fa seguito un altro antico lavatoio con fontanile, circondato dalle storiche cascine e dalla chiesetta di San Macario.

Attraverserai il monte e cambierai versante per dirigerti verso Campsirago, dove potrai ammirare l’antico lavatoio recentemente tornato in funzione con acqua corrente. Da qui, seguirai tutta la dorsale del Monte di Brianza fino all’eremo del San Genesio, per poi tornare ad anello verso Campiano, Biglio e Dozio.

Se sceglierai di partecipare alla mezza giornata e non all’itinerario completo, il tuo percorso conserverà la stessa bellezza e poesia, ma si svolgerà lungo un tragitto più breve e condensato, partendo da Aizzurro fino ad arrivare a Campsirago.

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ

Percorso di esplorazione del territorio a partire dalla distribuzione geografica delle risorse idriche, con un focus sull’utilizzo dell’acqua da parte di piante, animali e persone, raccontando artisticamente il ruolo sociale che fontanili e lavatoi hanno giocato nel tempo, seguendo lo sviluppo economico e culturale delle comunità umane in espansione sul territorio. 

COSA APPRENDIAMO
  • L’evoluzione delle tradizioni, degli usi e costumi, dei ruoli sociali, delle abitudini alimentari e dello stile di vita delle comunità umane che hanno abitato nel tempo il Monte di Brianza, attraverso la storia degli antichi lavatoi disseminati sul territorio;
  • La geografia idrica locale: i torrenti, i fiumi, le fonti sorgive;
  • Nozioni sull’utilizzo delle acque da parte di piante, animali e comunità umane;
  • Metodi di osservazione di microclimi e ecosistemi.
A CHI E’ RIVOLTO

Adulti e famiglie.

DETTAGLI DEL PERCORSO

L’itinerario ha una durata complessiva di 3 h e mezza per l’intera giornata e di 2 h per la mezza giornata, su sentieri E.
La partenza, per l’itinerario intero, è prevista a Dozio, raggiungibile anche a piedi percorrendo la mulattiera da Valgreghentino.

Quando
Tutto l’anno. L’esperienza, sia per l’intera giornata che per la mezza giornata, è prenotabile.

Cosa portare con te
Borraccia, scarpe comode, un quaderno per gli appunti, vestiti comodi e a strati, cappello

Per info su costi e modalità di partecipazione:
lub@liberisogni.org / 388 199 6072

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