Un cammino storico ed etnografico dedicato al castagno con agronomi e castanicoltori, immersi tra paesaggi naturali, sculture di Land Art e piccole realtà produttive locali tutte da scoprire.

Accompagnati dalle voci di chi ha vissuto e vive a contatto con questa straordinaria pianta, ripercorriamo la storia del castagno e del suo rapporto con le popolazioni: dalla nascita della selva, con l’innesto del coltivatore, fino al frutto e alle sue lavorazioni.

Questa coltura millenaria ha lasciato innumerevoli tracce che ritroviamo insieme camminando, con lo sguardo rivolto verso speranzosi indizi di un ritorno all’albero del pane.

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO

Partendo da Aizurro e passeggiando tra i castagneti selvatici, godendo della meravigliosa vista sulla Valle dell’Adda, raggiungerai la prima tappa dell’itinerario, dove scoprirai come è nato il castagneto da frutto dall’incontro tra uomo e pianta.

Attraverserai le antiche e suggestive corti agricole di Campiano, Biglio e Dozio, scoprendo il ritmo delle stagioni che scandiva la vita del castagneto e dei suoi custodi. Scollinando a circa 900 metri arriverai alla suggestiva novecentesca Cascina dell’Alpe, con un meraviglioso panorama sull’Alta Brianza. Scendendo, potrai acquistare a Scerizza i formaggi freschi di capra e il kefir dal produttore del posto, e magari pranzare a San Nicola, in una splendida radura su cui troneggiano antichi castagni settembrani.

Camminando su un dolce sentiero, tra antiche cascine, finirai per attraversare la luminosa fustaia di castagni a San Genesio. L’eremo posto sulla cima del colle, fulcro di spiritualità antichissima, permette una vista a 360° su Alpi e pianura.
Proseguendo fino Campsirago, piccolo borgo ora legato alla riscoperta della castagna ed alla sua “Festa della Burolla”, tornerai poi sul versante orientale attraversando il CrazyBosco, dove ammirerai le opere di LandArt ispirate al castagno.

A Campiano potrai acquistare prodotti locali, farine, piccoli frutti e conserve, e fare una merenda sostanziosa (magari condendo il kefir preso a Scerizza!). Rientrando ad Aizurro per la vecchia strada passerai per Veglio, attraverso i ruderi di un antico essiccatoio, dove apprenderai la tecnica più tradizionale di conservazione dei frutti del bosco.

Se sceglierai di partecipare alla mezza giornata e non all’itinerario completo, il tuo percorso conserverà la stessa bellezza e poesia, ma si svolgerà lungo un tragitto più breve e condensato.

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÀ

Cammino di gruppo guidato da agronomi, esperti di castanicoltura e educatori ambientali con possibilità di conoscere e acquistare prodotti locali, apprendere tecniche di lavorazioni tradizionali e antichi mestieri direttamente dalla voce di testimoni locali. Escursione tra boschi e antiche cascine per ammirare opere di land art tutte dedicate al castagno. 

COSA APPRENDIAMO
  • La storia della castanicoltura in relazione allo sviluppo economico, culturale e sociale del territorio;
  • Il castagno nella cultura nelle popolazioni contadine;
  • L’adattamento della coltura e delle lavorazioni alle funzioni sociali, come il commercio e le feste popolari;
  • Nozioni di arboricoltura (innesto, patologie);
  • Elementi di valorizzazione territoriale e rinascita dell’agricoltura alto collinare.
A CHI E’ RIVOLTO

Gruppi informali, Adulti, Scuole superiori, Università, CAI, Scout. Per famiglie e bambini è consigliata la prenotazione della mezza giornata al posto della giornata intera.

DETTAGLI DEL PERCORSO

L’itinerario ha una durata complessiva di 4 h e mezza per l’intera giornata e di 2 h per la mezza giornata, su sentieri E.
La partenza, per l’itinerario intero, è prevista ad Aizurro p.za Resegone.
Il punto di partenza è servito da trasporti pubblici (stazione di Airuno).

Quando
Tutto l’anno. L’esperienza, sia per l’intera giornata che per la mezza giornata, è prenotabile.

Cosa portare con te
Borraccia, scarpe comode, un quaderno per gli appunti, vestiti comodi e a strati, cappello

Per info su costi e modalità di partecipazione:
lub@liberisogni.org / 388 199 6072

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